Una disamina dell'istituto della risoluzione può prendere le mosse dalla definizione del rimedio, del suo ambito nonchè delle peculiarità di esso, con particolare riferimento al meccanismo della retroattività obbligatoria di cui all'art.
1458 cod.civ., ponendone in luce la differenza rispetto ad altre dinamiche di eliminazione retroattiva degli effetti di un atto (es.: l'annullamento, la verificazione dell'evento dedotto sotto condizione risolutiva).
Si assumeranno inoltre in considerazione le situazioni che danno origine alla risolubilità e le condizioni alle quali si verifica la caducazione dell'atto negoziale. Si riferirà così di
cause di risoluzione generali, la cui disciplina si articola nelle tre sezioni del capo XIV del Libro IV, intitolato "Della risoluzione del contratto" ("Della risoluzione per inadempimento", dall'art.
1453 all'art.
1462 cod.civ.; "Dell'impossibilità sopravvenuta", dall'art.
1463 all'art.
1466 cod.civ.; "Dell'eccessiva onerosità", dall'
art.1467 all'art.
1469 cod.civ.), nonchè di
cause di risoluzione speciali. Di esse si può parlare a proposito di vendita (
artt.1479 e 1480
1492
1517
1526
cod.civ.) , di appalto (cfr. gli artt. 1662
e
1668 cod.civ.), di assicurazione, di transazione , di somministrazione, di mutuo, di cessione dei beni ai creditori, di rendita vitalizia .
Bibliografia
- AULETTA, La risoluzione per inadempimento, Napoli, 1980
- BIGLIAZZI GERI, Della risoluzione per inadempimento: art. 1460 - 1462, Bologna, 1988
- DELFINI, I patti sulla risoluzione per inadempimento, Milano, 1998
- GENTILI, La risoluzione parziale, Napoli, 1990
- GRONDONA, La clausola risolutiva espressa, Milano, 1998
- VALENTINO, Leasing e risoluzione per inadempimento, Napoli, 1990
- VERDERA, Inadempimento e risoluzione del contratto, Padova, 1994